Gruppo T

Il Gruppo T fu tra i più importanti gruppi di Arte cinetica e programmata in Italia. Introdusse una forma di arte innovativa, attraverso la realizzazione di esperimenti percettivi e di ambienti interattivi finalizzati a sollecitare e ricreare reazioni diverse e inaspettate nello spettatore.
Costituito da cinque componenti: Giovanni Anceschi, Davide Boriani, Gianni Colombo, Gabriele De Vecchi, Grazia Varisco, il Gruppo T (così denominato riferendosi al concetto di tempo, come nuova variabile del divenire in una dimensione spazio temporale, che coinvolge completamente il fruitore),
pur basandosi su un'idea collettivista dell'operare artistico che portò a proporre delle opere con la firma "Gruppo T" non disgiunse mai completamente la produzione dalle singole personalità come invece accadde altrove per altri gruppi che scelsero di firmare le proprie opere solo ed esclusivamente dietro una sigla.
Per più di un decennio le opere e le azioni del Gruppo T hanno posto il problema dell'abitabilità dell'opera (opera-ambiente) e della sua interazione con lo spettatore in ciò facendosi pionieri di modalità operative invalse poi nel decennio successivo. In anticipo sui tempi e troppo radicalmente riottosi, per scelte ideologiche e culturali, a dar seguito alle strategie del mercato la realtà del gruppo è rimasta parzialmente sommersa per qualche decennio.
Il gruppo T può essere senza alcun dubbio considerato tra i precursori dell’Arte cinetica, che nasce effettivamente nel 1961, in seguito alla sperimentazione di oggetti in movimento condotta da Calder Alexander e Munari Bruno, che propose esperimenti di carattere percettivo, tramite l’ideazione di artefatti, che acquistano caratteristiche proprie attraverso un intervento esterno del fruitore, analogamente proposti da Vasarely Victor e dal Gruppo N. Il gruppo si propone in un periodo altamente significativo per l’arte internazionale, presentandosi in concomitanza alla nascita di gruppi con intenti artistici analoghi, come ad esempio il Gruppo Zero di Dusseldorf, Gruppo N, Grav o Groupe de Recherche d’art visual e Equipe 75 con i quali condivide l’aspetto di rottura verso le forma artistiche tradizionali e la ricerca di una nuova forma d’arte altamente innovativa e radicale. Il Gruppo T fu particolarmente critico e severo verso il concetto di espressività oggettiva, che connota e riassume l’atteggiamento conservatorista dell’arte tradizionale, che rinnega attraverso un’indagine della variabilità percettiva dell’oggetto nel fruitore. L’intento del gruppo, espresso attraverso una vasta sperimentazione, è di sdoganare l’arte proponendo un nuovo rapporto tra opera ed osservatore, che trascenda i limiti e le direttive imposte dalle tecniche tradizionali, per guidare, orientare e coinvolgere completamente il fruitore dell’opera verso un’esperienza soggettiva multisensoriale.

2009
“Spazio, tempo, Immagine”, CIAC – Centro italiano arte contemporanea, Foligno, Perugia
“Balla – Gruppo T- Grimaldi”, Castello di Rivoli, museo d’ arte contemporanea, Torino

2008
Nell’ ambito del progetto “Arte di sera”, la Fondazione Filiberto Menna propone il video catalogo “Gli ambienti del gruppo T”

2005
“Ambienti del Gruppo T, le origini dell’ arte interattiva”, Galleria nazionale di arte moderna, Roma

2004
“Zero. 1958 – 1968. Tra Germania e Italia”, Centro Arte contemporanea Palazzo delle Papesse, Siena

2003
“Grande oggetto pneumatico”, Facoltà di design e arti, Convento delle Terese, Venezia

2002
Stadtische Museum Gelsenkirchen
Stadtgalerie Kiel
Staatlisches Museum Schwerin
Alpen – Adria – Galerie, Klegenfurt

2001
“Kinetiche Kunst aus Italien, 1958/1968” Wanderausstellung, Ulmer Museum
Stadtische kunsthalle Mannheim

2000
“Arte programmata e cinetica in Italia”, Galleria d’arte Niccoli, Parma

1996
“Arte programmata del 1962”, Galleria Fumagalli, Bergamo
Ricostruzione della mostra “Arte programmata”, Olivetti, Milano

1995
“Due secoli di scultura a Brera”, Museo Permanente, Milano

1993
“Trent’anni dopo. L’avanguardia gestaltica degli anni ‘60”, Showroom Baleri Italia, Milano
“Mostra storica in ricordo di Gianni Colombo”, accompagnata da “Milano ‘93”, edizione postuma “Opus Incertum” di Gianni Colombo

1984
“Arte programmata e cinetica 1953/ 1963: l’ultima avanguardia”

1976
“Ambiente come sociale”, XXXVII Biennale di Venezia
“Progetto di uno spazio verde attrezzato Piazzetta Sesto San Giovanni”

1975
“Cartella di serigrafica di 14 artisti programmati”, Nikol art, Ed. Nikol, Padova
“Iponterpunzione”, Anceschi
“Immagine invisibile”, Boriani
“Trama incoerente”, Colombo
“Schema cromatico programmato”, De Vecchi
“Left. Ricerche a Milano agli inizi degli anni ‘60” , studio Luca Palazzoli, Milano

1974
“Ambiente crono statico”, Boriani – De Vecchi, Raccolte Civiche Cagliari
“Il design e le materie plastiche”, centro Montedioson, Milano

1973
XXVIII Biennale di Milano, Boriani – De Vecchi e gruppo VDN,
Palazzo della Permanente, Milano

1971
“Peinture en plein air”, Galleria Cenobio – Visualità, Milano

1970
“Ricerca e progetto, proposte per un’esposizione sperimentale” , Boriani – Castiglioni, XXXV Biennale di Venezia
“Spazio della stimolazione percettiva”
“Eurodomus 3”, Milano
“Amore mio”, Palazzo Ricci, Montepulciano
“Vitalità del negativo”, Palazzo delle Esposizioni, Roma

1969
“Tendencije 4 “, Muzei Umjetnosti, Zagabria
“30 artisti nel paesaggio italiano”, promossa dalla XIV Triennale di Milano
“Nuovi materiali , nuove tecniche”, Caorle, Colombo
“Campo Urbano”, Como, Boriani – Colombo – De Vecchi
“Strutturazione temporale in uno spazio urbano. Temporale artificiale della durata di 15 minuti”, Piazza Duomo
“Plastic research”, New Goodman Gallery
Partecipazione allo spettacolo “Off Off”, al teatro Manzoni di Milano : “Grande Oggetto Pneumatico” , Boriani – Colombo – De Vecchi

1968
“Cinètisme – Spectacle – Environnement”, Theatre Mobile, Maison de la Culture, Grenoble
“Percorso cinetico ad ostacoli programmati 1968”, con Enzo Mari

1967
“La luce”, galleria dell’ Obelisco, Roma
“Lo spazio dell’immagine”, Palazzo Trinci, Foligno : “Ambiente stroboscopico 2 “, Boriani
“Ambiente stroboscopio 3 “, V Biennale di Parigi, Musèe de l’ Art Moderne
“Salone internazionale dei giovani”, Milano, Colombo – De Vecchi – Varisco

1966
“KunstLichtKunst”, VanAbbemuseum Eindhoven

1965
“Nuove Tendencije 3”, Muzei Umjetnosti, Zagabria
Mostra collettiva, galleria Il Punto, Torino

1964
Nouvelle Tendance, Musée des Art Décoratifs, Louvre, Paris
XIII Triennale di Milano
Art in motion, arte programmata, Royal College of Art, Londra
XXXII Biennale di Venezia
“Strutture di Visione”, Avezzano
XIII Convengno artisti e critci di Verrucchio, sul tema “Tecnica e ideologia”
Miriorama 14, Studio F, Ulm

1963
“Oltre la pittura, oltre la scultura”, rassegna internazionale della ricerca visiva , cinetica e programmata, Cadario, Milano – La Bussola, Torino
“Nove Tendencije 2”, Galerija Suvremene Umjetnosti, Zagabria
“Oltre l’informale”, IV Biennale di San Marino
XII Convegno critici a artisti, Verucchio
“Arte e libertà”, dichiarazione congiunta del Gruppo T con il Gruppo N ed Enzo Mari
Miriorama Natale
Miriorama 13, Oggetti d’uso comune e altri oggetti da guardare”

1962
Miriorama 11, Studio N, Padova
“Antipeinture G.58”, Hessenhuis, Anversa
Miriorama 12, Galleria del Cavallino, Venezia
“Arte programmata, arte cinetica, opere moltiplicate, opera aperta”, Negozio Olivetti, Galleria Vittorio Emanuele, Milano. La mostra circolerà in Italia, Germania e Inghilterra. Successivamente in dieci musei degli U.S.A.
Gruppo T - “Fontana” per la Libreria del Cavallino, realizzata dal in occasione della 31.a Biennale di Venezia 1962: 10 semicerchi in lastra d’ottone, imperniati su due perni verticali, ruotano intersecandosi, mossi dall’acqua che cade da un doccione sovrastante.
“Parata luci”, Milano

1961
Miriorama 9, Minami Gallery, Tokyo
Miriorama 10, galleria La Salita, Roma
“Bewogen – Beweging”, Stedelijk Museum, Amsterdam
“Ro’ relse i konste”, Moderna Museet, Stockholm
XII Premio Lissone
Gruppo T “Grafiche Programmate con criteri cibernetici” per l’Almanacco Letterario Bompiani 1962, dedicato alla civiltà dei calcolatori elettronici, a cura d’Umberto Eco e Bruno Munari

1960
Miriorama 1, galleria Pater, Milano
Miriorama 2, galleria Pater,Milano
Miriorama 3, galleria Pater,Milano
Miriorama 4, galleria Pater,Milano
Miriorama 5, galleria Pater, Milano
Miriorama 6, galleria Pater,Milano
Miriorama 7, galleria San Matteo, Genova
Miriorama 8,“Multipli del gruppo T” gall. Danese, Milano,
Premio San Fedele, è la prima mostra estranea al ciclo Miriorama
Showroom di design, Bruno Danese, Milano